Forse molti di voi ammirando lo splendido rivestimento marmoreo che ricopre le pareti della Santa Casa progettato dal Bramante , giudicata una delle più importanti imprese plastiche del pieno Rinascimento italiano avranno notato nella fascia inferiore della parete est un iscrizione latina : fu voluta da Papa Clemente VIII in occasione del terzo centenario della traslazione della Santa Casa del 1595 . Per i più affamati di conoscenza riportiamo la traduzione in italiano del testo voluto dal Papa : “pellegrino cristiano , che quì sei venuto per pietà o per voto, contempla la Santa Casa di Loreto, venerata in tutto il mondo per i divini misteri e per la gloria dei miracoli. Quì è venuta alla luce la santissima Madre di Dio , quì è stata salutata dall’angelo, quì l’eterno verbo di Dio si è fatto uomo. Gli angeli in un primo momento la trasportarono dalla Palestina nell’illirico, presso il castello di Tersatto , nell’anno di salvezza 1291, essendo sommo pontefice Nicolò IV . Dopo tre anni ,all’inizio del pontificato di Bonifacio VIII, trasportata nel piceno , vicino alla città di Recanati, in una selva di questo colle. La stessa , per opera degli angeli , mutato per tre volte il sito nello spazio di un anno , fu’ traslata laddove finalmente fissò la sua sede per volere divino, trecento anni orsono. Da quel tempo , i popoli vicini furono presi d’ammirazione per sì stupenda novità ed in seguito, per la fama dei miracoli divulgata in largo e in lungo, questa Santa Casa ebbe grande venerazione da parte di tutte le genti. Le sue pareti, senza fondamenta , dopo tanti secoli permangono integre e stabili. Il Papa Clemente VII la rivestì con un ornamento marmoreo nell’anno del Signore 1534. Clemente VIII, pontefice massimo , ordinò che in questa lapide fosse scritta una breve storia dell’ammirevole traslazione nell’anno 1595. Antonio Maria Gallo , cardinale prete di Santa Romana Chiesa e vescovo di Osimo , protettore della Santa Casa , la fece eseguire . Tu , pio pellegrino , venera con devozione la Regina degli Angeli e la Madre delle Grazie, affinchè per i suoi meriti e per la sua intercessione, tu possa conseguire dal Figlio dolcissimo , autore della vita , il perdono dei peccati, la salute del corpo e il gaudio eterno”